La Giara di Gesturi. Nel cuore del silenzio
Nell’altipiano basaltico, circondato da profondi dirupi e costellato di paludi, vivono branchi di cavallini selvatici.
Nel cuore centro meridionale della Sardegna, fra Tuili, Gesturi, Setzu e Genoni, figlia dei secoli, dei vulcani e dell’azione erosiva del tempo e della storia, la Giara di Gesturi (o Jara Manna), con i suoi chilometri non interrotti di arbusti, sugheri, piegati dal vento come bandiere, lecci, corbezzoli e piante di elicriso, si riscopre come “la mesa” dei sardi. Un altipiano basaltico di 43 Kmq, circondato da profondi dirupi e costellato di paules (paludi), in cui crostacei preistorici e cavallini selvatici, forse di origine fenicia, popolano un quadro incastrato fra presente e passato.
Luogo in cui il vento, il verde della flora, coniugato in tutte le sue sfumature, l’orizzonte e le creature ataviche che vi risiedono, non tarderanno a ispirarvi quel coacervo di emozioni in bilico fra la solitudine e la pace. Il silenzio è il vero signore. La quiete, insieme ai piccoli destrieri, corre silenziosa intorno ai pensieri perché, per dirla con Edgar Lee Masters, “per le cose profonde a che serve il linguaggio?”.
È quindi il silenzio primordiale il regalo più bello della Giara, che ti avvolge quando esci dalla distesa di verde e trovi i primi lembi di civiltà.
Foto di: Lino Cianciotto